Hai sentito parlare di psicoterapia di gruppo e ti chiedi quale ne sia l’origine, perché è nata e quando è utile?
Iniziamo col dire che questo approccio costituisce un’alternativa alla terapia individuale e ha una sua storia ben precisa. Conoscerla può aiutarti a comprendere meglio in che modo si colloca in un percorso terapeutico.
Che il gruppo avesse delle sue dinamiche psicologiche lo aveva già intuito Sigmund Freud. Egli descrisse infatti alcune reazioni e meccanismi (come insight e reazioni di transfert) all’interno dei gruppi, senza però arrivare a una pratica clinica.
Una forma embrionale di psicoterapia di gruppo si può far risalire alle intuizioni di Joseph Pratt, un medico internista dell’ospedale di Boston che avviò un gruppo di “supporto” per alcuni pazienti affetti da tubercolosi. La pratica si basava su letture di gruppo, ma con il tempo il medico osservò un supporto reciproco e via via più forte tra i pazienti: ecco che si delineava il primo “gruppo di supporto”.
L’idea del gruppo come forma di sostegno e di aiuto trova espressione nella “terapia di gruppo” dello psichiatra rumento J. L. Moreno, padre dello “psicodramma”, ma anche nel lavoro di Trigant Burrow, che per primo utilizzò il termine “analisi di gruppo” per parlare di terapia analitica in un setting di gruppo.
Un banco di prova e di crescita della terapia di gruppo fu il lavoro condotto dagli psicoterapeuti in supporto ai veterani della Seconda Guerra Mondiale. Qui la terapia di gruppo, resasi forse necessaria per motivi di ordine pratico per supportare contemporaneamente più persone, ha potuto trovare una larga applicazione.
Dunque, semplificando al massimo i termini della domanda iniziale, possiamo rilevare come la terapia di gruppo sia nata dalla constatazione della forza che un gruppo può avere nel favorire e accelerare i processi di elaborazione di un vissuto problematico.
Il primo elemento caratterizzante di una terapia di gruppo è il setting: invece di svolgere la seduta a tu per tu con il terapeuta, ci si inserisce all’interno di un gruppo per affrontare la terapia in un clima di confronto e supporto. Ognuno porta all’interno del gruppo la propria “storia” ; il terapeuta aiuta individualmente a approfondire la tematica spesso attivando anche gli altri componenti del gruppo in una rappresentazione della realtà così come vissuta per trasformarla poi in una migliore possibile
Il confronto nel gruppo è un valido strumento terapeutico proprio perchè il gruppo “simula in ambiente protetto” la propria relazione col mondo reale. Sentire e comprendere che anche altri possono vivere le stesse difficoltà aiuta a crescere nelle relazioni, a imparare a chiedere e offrire sostegno e ad aprirsi con maggiore sincerità anche con se stessi.
Il centro Lègein offre ai propri pazienti un approccio completo, dalla terapia individuale alla terapia di gruppo.
I professionisti del centro, dopo uno o più colloqui individuali, valutano con il paziente l’opportunità di inserimento in un percorso di gruppo.
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