Matera è un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni. Un tuffo in un paesaggio lontano millenni, un viaggio nel tempo che lascia senza fiato.
Ieri, sabato 19 gennaio 2019, si è finalmente aperto l’anno europeo della Cultura di Matera, una città “piccola” che mostrerà all’Europa e al mondo la bellezza del passato, quello remoto.
Già nel 1993 l’UNESCO ha dichiarato i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità; Il 17 Ottobre 2014 è stata designata Capitale Europea della Cultura per quest’anno.
I numeri parlano chiaro:
48 milioni di euro investiti per il programma culturale, 48 le settimane di programmazione,
54 progetti, 3000 i lucani coinvolti, un centinaio i partner internazionali,
117 gli artisti e i curatori,
27 paesi europei coinvolti,
12 sponsor, tra nazionali e locali.
Numerose le iniziative intraprese dalla città, la più suggestiva sicuramente quella dei lumini che si accendono tra i sassi al crepuscolo, la più golosa invece riguarda il pane: 28 forni della città hanno deciso di timbrare il pane di Matera col numero 19, per ricordare il giorno dell’inaugurazione dell’anno da Capitale europea della cultura.
E poi musicisti, ballerini, opere architettoniche: non è mancato nulla in questo prezioso giorno dove anche il sindaco De Ruggeri è stato tradito dall’emozione: “Oggi la città ha acquisito la consapevolezza e la responsabilità di rappresentare l’Italia in Europa e nel mondo”, ha dichiarato commosso. Ed è solo l’inizio.
Matera è un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni. Un tuffo in un paesaggio lontano millenni, un viaggio nel tempo che lascia senza fiato.
Matera è da visitare prendendosi “quel” tempo. Possibilmente senza prima stabilire quanto.
Matera è da visitare senza guide, abbandonandosi all’ambiente; aprendosi all’ascolto saranno i sassi a raccontarvi la storia.
Infatti, le credenziali che hanno posto la cittadina e la sua comunità all’attenzione di un vasto pubblico, sono proprio i sassi e il circostante territorio dove sono ubicate le chiese rupestri.
La conoscenza intellettiva sarà sostituita dalla comprensione globale che non ha parola. Un tutt’uno spazio-tempo senza inizio e senza fine. Un elogio alla lentezza che è una lezione per chi vive di fretta: dove sto correndo? Quali sono i veri valori fondamentali?
Ma visitare Matera non è una gita, è un’esperienza forte da assaporare lentamente anche nel silenzio della notte.
Segnalo, tra le tante, l’interessante iniziativa dell’Atlante emozionale della città. Scopri cos’è e partecipa.
Matera, tra le città più antiche al mondo, sta recuperando ad esempio tradizioni sociali come la vita del vicinato: quella solidarietà che il mettere in comune quello che c’è rende tutti più benestanti.
Questo può sembrare blasfemo alle nostre delicate orecchie abituate all’individualismo imperante,
I sassi oggi dimostrano che il recupero del nostro passato con i suoi artefatti, è la vera via della modernità contro la distruzione del patrimonio di storia di cui tutti possiamo essere oggi testimoni.
Non solo arricchimento economico, dunque, ma soprattutto ripristino della cultura, intesa dal punto di vista etimologico, ovvero prendersi cura assiduamente e cultura come strumento per esplorare i linguaggi delle nuove generazioni, concentrandosi su questioni quali memoria e identità.
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Ersindo